Vai al contenuto principale

28 Gennaio 2019 - Parte il progetto HyCARE all’Università di Torino: l’idrogeno per l’immagazzinamento dell’energia rinnovabile

Pubblicato: Lunedì 28 gennaio 2019
Immagine

Le energie rinnovabili, come la fotovoltaica o l'eolica, sono caratterizzate da una intermittenza nella produzione. Non sempre c’è vento ed il sole di notte non c’è. Ma la richiesta di energia elettrica si concentra in alcune ore del giorno, che non sempre corrispondono ai momenti in cui questa viene prodotta.

Per questo occorre risolvere il problema dell’immagazzinamento di energia.

Fra le molte soluzioni proposte da tempo si studia l’uso dell’idrogeno come vettore energetico, ma anche qui il tema dell’immagazzinamento rimane un problema aperto, e proprio a questo vuole rispondere il progetto HyCARE, che prende vita in questi giorni al Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino, e che ha convinto la Comunità Europea a finanziare con circa 2 milioni di euro attraverso la Piattaforma “Fuel Cells and Hydrogen Joint Undertaking” – FCH JU.

“E’ per noi una grande sfida” – dice il prof. Marcello Baricco, dell’Università di Torino e coordinatore del progetto – “che ci permetterà di dimostrare in una applicazione reale l’uso dell’idrogeno come vettore energetico. Sarà l’occasione per mettere in pratica ciò che studiamo a livello teorico da molti anni”.

Il consorzio è capitanato dall’Università di Torino, insieme all’Environment Park, a GKN Sintermetal, importante azienda di produzione di polveri metalliche, ed alla multinazionale francese dell’energia Engie, che metterà a disposizione i suoi laboratori a Parigi per l’impianto dimostratore.

Visita il sito del progetto HyCARE

Giornata di presentazione del  progetto HyCARE

Comunicato stampa in allegato

Ultimo aggiornamento: 11/02/2019 10:57
Location: https://www.chimica.unito.it/robots.html
Non cliccare qui!