Vai al contenuto principale

Conferenze divulgative su temi di ricerca del Dipartimento

Conferenze divulgative su temi di ricerca del Dipartimento

Periodo: tutto l'anno, su richiesta

Rivolto a: scuole secondarie di I/II grado, insegnanti (PLS Chimica o PLS Scienza dei materiali)

Tipo di attività
conferenze tenute da docenti del Dipartimento con taglio adeguato ad un pubblico non esperto

Programma:
L’attività prevede l’erogazione nelle singole scuole richiedenti di alcune conferenze tenute da docenti del Dipartimento, con taglio adeguato ad un pubblico non esperto. Saranno presentati temi di ricerca attuali, di grande rilevanza scientifica e sociale. Al termine sarà proposto un questionario di valutazione e autovalutazione, si ritiene, inoltre, che l’attività possa contribuire alla maturazione di consapevolezza per la scelta del corso di laurea e all’autovalutazione dell’attitudine alla speculazione scientifica.

Conferenze per le scuole secondarie di II grado - PLS Chimica

Per informazioni: Francesca Turco, email: francesca.turco@unito.it, tel. (+39) 011 6707583


Relatore: Piero Ugliengo - piero.ugliengo@unito.it

La terra è vecchia di circa 4.5 miliardi di anni, e la vita è comparsa, probabilmente, dopo appena 500 milioni di anni.
Così, in poco tempo (piccolo su scala geologica), si sono formati i primi mattoni molecolari essenziali per la vita, come gli aminoacidi, gli acidi nucleici gli zuccheri e i fosfolipidi partendo da molecole molto semplici (ossido di carbonio, ammoniaca, acqua).
Come è potuto succedere? E ancora: una volta formatisi i mattoni come hanno fatto a legarsi e organizzarsi per formare proteine, enzimi, acidi nucleici e membrane cellulari dalle quali è emersa la prima cellula? Nel corso della conferenza si illustreranno le varie ipotesi, a cominciare dal ruolo della polvere interstellare, gli esperimenti e le nuove scoperte che tentano di fare luce su queste affascinanti domande. 

 
Relatori: Pierangiola Bracco, Luca Rivoira - pierangiola.bracco@unito.it, luca.rivoira@unito.it

La plastica è ormai un materiale essenziale per le nostre vite. Tuttavia, negli ultimi anni sono emerse numerose problematiche relative all’intero ciclo di vita dei prodotti plastici, dalla produzione allo smaltimento, fino al loro destino in natura (con la scoperta delle microplastiche, piccoli frammenti plastici che si accumulano nell’ambiente).
In questo seminario interattivo (*) tenteremo di rispondere alle seguenti domande: in quali settori applicativi sono maggiormente diffuse le materie plastiche? Quanto incide la loro produzione sul consumo di risorse non rinnovabili? Quale destino per la plastica a fine vita? E infine, perché sono pericolose le microplastiche e quanto ciascuno di noi è responsabile del loro rilascio in natura?
(*) È richiesto l’utilizzo di un telefono cellulare connesso a Internet per ciascuno studente.


Relatrice: Sara Morandi - sara.morandi@unito.it

Monitorare la presenza di gas pericolosi per l'ambiente e per l'uomo in ambienti chiusi e all'aperto è di fondamentale importanza. Gli ossidi semiconduttori trovano impiego come sensori chimici di gas grazie alle loro proprietà: che cosa sono e come funzionano?


Relatrice: Gloria Berlier - gloria.berlier@unito.it

I progressi nel campo dello sviluppo e applicazione di nanotecnologie per applicazione medica negli ultimi ventanni sono stati vertiginosi.
Nuovi materiali sono ingegnerizzati per passare dalla formulazione farmaceutica classica (la capsula) alla nanofarmaceutica, che si basa sull'utilizzo di ‘nanocapsule’, ‘nanoproiettili’, o più in generale 'nanocarriers'.
Lo scopo è il rilascio del farmaco solo in corrispondenza degli organi o tessuti patologici, per aumentare l'efficacia della terapia e ridurre gli effetti collaterali. A questa applicazione si affianca la teranostica, l'unione di terapia e diagnostica che permette la veicolazione controllata del farmaco associata a tecniche di imaging, per osservare l'effetto nel tessuto o organo di interesse.


RelatoreValter Maurino - valter.maurino@unito.it

L’impronta che lasciamo sull’ambiente sta diventando sempre più grande, tanto che sarebbero necessarie più terre per contenerla.
Fino a dove possiamo spingerci nell’utilizzo degli ecosistemi e quali sono gli effetti più importanti a livello globale?
Si cercherà di dare qualche risposta.


RelatoreValter Maurino - valter.maurino@unito.it

Water, water, everywhere, nor any drop to drink” (da: “La ballata del vecchio marinaio” di S.T. Coleridge, 1798).
La Terra è il “pianeta blu”. Il 70% della sua superficie è coperto da acqua. L’acqua si ritrova in tutti i comparti ambientali in almeno uno dei tre stati fisici.
Tuttavia per gli esseri viventi sulle terre emerse solo una piccolissima parte dell’acqua terrestre è disponibile, e a causa delle attività umane la disponibilità sta diminuendo…


Relatrici: Alessandra Bianco Prevot e Giuliana Magnacca - alessandra.biancoprevot@unito.it, giuliana.magnacca@unito.it

Una delle priorità del nostro tempo è rendere l’acqua una risorsa disponibile ed usufruibile da tutti, e per questo grandi energie vengono spese nel mondo per ottimizzarne i processi di purificazione. Tra gli altri il progetto europeo Mat4Treat, sviluppato presso l’Università di Torino, propone di utilizzare materiali a basso costo (anche rifiuti!) e processi sostenibili. Il racconto di come i rifiuti possano diventare una risorsa sarà affiancato da qualche facile esperimento che permetta di evidenziare l’efficacia e le potenzialità dei metodi proposti.


Relatrice: Maria Concetta Bruzzoniti - mariaconcetta.bruzzoniti@unito.it

Il concetto di smaltimento dei rifiuti perseguito sin dagli anni ’80 sta per essere lentamente sostituito da una visione di prevenzione e gestione dei rifiuti. Rifiuti che, è bene ricordarlo, quando recuperati in maniera appropriata diventano una risorsa immensa, un anello virtuoso della cosiddetta “economia circolare” verso cui la Commissione dell’Unione europea vuole spingere tutti gli stati membri.

Attraverso modalità interattive con gli studenti, basato su piattaforme on-line in tempo reale, si illustrerà un percorso che parte dalla produzione, considera i comportamenti dei consumatori, ha il suo compimento nella gestione dei rifiuti, e ha il suo motore nell'innovazione tecnologica. Per l’attività è necessario disporre di uno smartphone connesso a internet.



Relatore: Enzo Laurenti - enzo.laurenti@unito.it

L’aumento di concentrazione del biossido di carbonio (CO2) nell’atmosfera, dovuto principalmente all’utilizzo di combustibili fossili, non è solo causa di cambiamenti climatici. Infatti, la composizione chimica delle acque degli oceani e dei mari sta lentamente modificandosi sotto la spinta della maggiore quantità di CO2 disciolta.
Gli effetti più evidenti di questo cambiamento sono la riduzione del pH delle acque e l’alterazione dei cicli biogeochimici di vari elementi, le cui conseguenze negative sono già ora osservabili su varie comunità di organismi acquatici.



Relatori: Francesco Turci e Ingrid Corazzari - francesco.turci@unito.it

La missione ARTEMIS (NASA) manderà un nuovo equipaggio sulla Luna entro il 2024 e prevede che il nostro satellite diventi un avamposto terrestre per l’esplorazione del sistema solare. La permanenza degli astronauti sul suolo lunare diventerà sempre più lunga e durante le attività di esplorazione gli astronauti saranno esposti, tra gli altri rischi, alla polvere finissima che ricopre la Luna.

A causa della mancanza di atmosfera, la polvere lunare è molto reattiva e tutti gli astronauti delle passate missioni Apollo hanno avuto problemi a causa delle particelle che irritavano gli occhi e sistema respiratorio. Dal 2019, un progetto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) studia gli effetti della polvere lunare sul corpo umano per garantire la sicurezza degli astronauti.



Relatrice: Marta Corno  - marta.cornoi@unito.it

Il piccolo chimico, e la chimica in generale, è da sempre e per tutti noi sinonimo di esperimenti, puzze o profumi, cambiamenti di colori, luce al neon di un laboratorio, un camice bianco e capelli a raggiera, insomma di qualcosa di davvero pratico, da toccare con mano (guantata) e da osservare spesso dietro al vetro di una cappa aspirante.
Tuttavia, quest’immagine non è la sola che dovrebbe presentarsi quando si parla “del chimico”, perché ne esiste un’altra. Posiamo il camice, ci togliamo i guanti, ci accomodiamo e accendiamo un differente ma comunque valido piccolo chimico: il PC.
Siamo diventati dei chimici computazionali e il nostro compito è ora di simulare attraverso complessi software la chimica del mondo che ci circonda.



Relatore: Angelo Agostino - angelo.agostino@unito.it

Tutelare l’integrità di un artefatto è spesso uno dei principali requisiti delle indagini sui beni culturali. Grazie all’avanzamento tecnologico oggi è possibile ottenere moltissime informazioni da un’opera o da un reperto senza dover prelevare frammenti dall’oggetto e senza che sia necessario spostarlo dal luogo dove è solitamente conservato.
Le tecniche diagnostiche portatili e non invasive più importanti verranno illustrate attraverso le loro applicazioni nello studio storico del patrimonio artistico-culturale e nella sua conservazione.



Relatore: Angelo Agostino - angelo.agostino@unito.it

Alcuni oggetti del passato testimoniano conoscenze scientifiche e capacità tecnologiche sorprendenti. Scopriremo alcune delle produzioni artistiche in cui il vetro e i metalli preziosi sono i protagonisti.
Attraverso la presentazione di diversi oggetti di oreficeria medievale ci soffermeremo sulla composizione e sulla tecnica di lavorazione dei materiali come informazioni chiave per il loro studio e per la loro conservazione.



Relatrice: Erika Michela Dematteis - erikamichela.dematteis@unito.it

L’idrogeno è il primo elemento che ritroviamo nella tavola periodica ed anche il più abbondante dell’universo. Ma sapevate che con un elemento così piccolo si può immagazzinare molta energia? Scopriremo durante questa conferenza come produrre, immagazzinare e usare idrogeno in maniera sostenibile, per applicazioni di immagazzinamento dell’energia rinnovabile o per la mobilità, come ad esempio in casa o per muovere un’automobile.
La conferenza prevede un'introduzione alla tematica, mostrando anche i progetti Europei ed i temi di ricerca del dipartimento di chimica, insieme ad un laboratorio dimostrativo di produzione e uso dell’idrogeno con l’ausilio di modellini didattici di auto a celle a combustibili.



Relatori: Fabrizio Sordello e Federico Bruno - fabrizio.sordello@unito.it federico.bruno@unito.it

Attraverso un approccio storico, argomenteremo analogie, differenze e legami tra scienza e pseudoscienza.

Sin dall'antichità l'essere umano ha provato ad interpretare i fenomeni dell'universo attraverso la formulazione di teorie. Spesso le teorie scientifiche si scontrano con schemi mentali che costruiamo fin dall’infanzia per conoscere il mondo esterno. Inoltre, le leggi dell'universo ricavate nei secoli spaziano dall'infinitamente grande - come nell’astronomia - all'infinitamente piccolo - come nella chimica - operando su scale spazio - temporali che trascendono l’esperienza quotidiana.
Da qui nascono le più variopinte teorie pseudoscientifiche le quali “competono” con la scienza “ufficiale” nella descrizione dei fenomeni dell'universo. Nonostante la comunità scientifica sia numerosa e visibile e scienza e tecnologia siano pervasive nelle nostre vite, ci si interroga troppo poco su cosa sia la scienza, su cosa renda scientifica una teoria e in cosa si differenzi dalla pseudoscienza.
Cercheremo di rispondere a queste domande affrontando tre argomenti con un approccio storico: dall'alchimia alla chimica, la chimica degli alimenti, il greenwashing.



Relatrici/toriMery MalandrinoStefano Bertinetti e Aleandro Diana - mery.malandrino@unito.it, stefano.bertinetti@unito.it, aleandro.diana@unito.it 
rivolto a studenti di Secondaria di I e II grado

Con il termine “particolato” si intende un insieme di particelle, solide e liquide, sospese in atmosfera per qualche tempo. Queste particelle possono essere inalate attraverso la respirazione polmonare con effetti dannosi sulla salute e possono percorrere distanze molto lunghe ed impattare su ambienti remoti come le aree polari. La maggior parte del particolato è di origine “naturale” ed è legata a fenomeni di sollevamento del suolo, aerosol marino, dispersione di polveri e spore, ceneri vulcaniche, emissioni derivanti da incendi di foreste. La componente antropica, cioè causata da azioni umane, tuttavia, è una componente importante soprattutto a livello urbano, e comprende emissioni industriali, dei motori a combustione, riscaldamento domestico, usura dei freni, degli pneumatici e del manto stradale. L’effetto delle interconnessioni esistenti tra emissione di inquinanti atmosferici a basse latitudini, trasporto di masse d’aria nelle regioni polari e scioglimento dei ghiacci perenni si ripercuotono sul clima globale. Alcuni esperimenti ci permetteranno di catturare ed osservare questi inquinanti sospesi in aria e di comprendere l’effetto della deposizione di queste particelle apparentemente invisibili sullo scioglimento del ghiaccio.  


Relatrice: Marta Corno - marta.corno@unito.it

Disciplina affascinante e misteriosa, la scienza dei materiali si occupa di studiare di che cosa sono fatte le sostanze che ci circondano. Ancora più entusiasmante è la ricerca di materiali molto speciali, che inseriamo nel corpo umano per migliorare la nostra vita: i biomateriali. Di che cosa si tratta, quando sono nati e come funzionano?
Tra passato e futuro, in questa conferenza cercheremo di trovare insieme delle risposte.


Relatore: Piero Ugliengo - piero.ugliengo@unito.it

Acqua, Agua, El ma, Eau, Su, Wasser, Water, 水: l’acqua è sicuramente la molecola di cui chiunque conosce la formula chimica: H2O. La ragione è molto semplice: è facile da ricordare, 2 atomi di idrogeno e 1 di ossigeno, ma anche la sua onnipresenza sul nostro pianeta come vapore, liquido o ghiaccio, spesso contemporaneamente. E poi, non dimentichiamo che, anche se non sembra, una persona di media corporatura ne contiene circa il 60% in peso: cioè una
quarantina di bottiglie d’acqua! Eppure non la vediamo in forma libera e i nostri corpi sembrano impermeabili all’acqua: non veniamo disciolti se facciamo la doccia! Il fatto che non la si veda negli alimenti, come verdura frutta e vegetali significa che la sua forma è intrinsecamente legata alle strutture biologiche, provvedendo a dirigerne la struttura tridimensionale o a garantire il trasporto dentro quel mondo affollatissimo che sono le cellule.
L’acqua è forse la molecola più studiata anche perché mostra proprietà così anomale rispetto a molecole che le assomigliano in massa e composizione da costituire ancora oggi un certo mistero. Il solo fatto che il ghiaccio galleggi sull’acqua liquida è particolarmente sorprendente ed è raro trovare comportamenti analoghi in altre molecole. Insomma, viene voglia di raccontare la sua storia, il suo ruolo in tutti quei fenomeni che ci riguardano da vicino ma anche formulare la domanda delle domande: da dove viene tutta l’acqua del nostro pianeta? Si è formata sulla terra primordiale o viene dagli spazi interstellari profondi attraverso le meteoriti o le comete?
In questo veloce viaggio scopriremo come è fatta la molecola di acqua, come cambia quando incontra le sue sorelle in una goccia e cosa diventa quando la trasformiamo in ghiaccio e, più di ogni altra cosa, dove si è formata originariamente.
(Periodo: da settembre a gennaio).



attività per le scuole secondarie 2° grado
Piano Lauree Scientifiche

 

Conferenze per le scuole secondarie di I e II grado - PLS Scienza dei Materiali

Per informazioni: pls-materiali@unito.it

Relatrice: Prof. ssa Paola Rizzi - paola.rizzi@unito.it
Durata: 1 h
Rivolto a: scuole secondarie di I/II grado, insegnanti (PLS Scienza dei materiali)

Avete mai pensato a com’è fatta una roccia o a come appare a 1000 ingrandimenti l'occhio di una mosca? E gli oggetti che usiamo ogni giorno come saranno visti al microscopio? Se siete curiosi di andare oltre l'aspetto grossolano delle cose, vi proponiamo un viaggio dentro i materiali, per vedere come gli atomi e le molecole si dispongono nello spazio, alla ricerca di indizi per capirne le proprietà.

Relatore: Prof. Federico Scaglione - federico.scaglione@unito.it
Durata: 1 h
Rivolto a: scuole secondarie di I/II grado, insegnanti (PLS Scienza dei materiali)

I materiali metallici ci circondano: ma vi siete mai chiesti di che cosa sono fatti e perché? Scopriamolo insieme in questa conferenza interattiva che vi porterà nel mondo dei materiali metallici dai più noti e di uso comune a quelli tecnologicamente più avanzati svelandone le proprietà, curiosità ed applicazioni. Attività svolta su prenotazione presso le scuole richiedenti.

Relatrice: Prof. Erika Michela Dematteis - erikamichela.dematteis@unito.it
Durata: 2 h
Rivolto a: scuole secondarie di I/II grado, insegnanti (PLS Scienza dei materiali)

L’idrogeno è il primo elemento che ritroviamo nella tavola periodica ed anche il più abbondante dell’universo. Ma sapevate che in un elemento così piccolo si può immagazzinare molta energia? Scopriremo durante questa conferenza come produrre, immagazzinare e usare idrogeno in maniera sostenibile, per applicazioni di immagazzinamento dell’energia rinnovabile o per la mobilità, come ad esempio in casa o per muovere un’automobile. La conferenza prevede un’introduzione alla tematica, insieme ad un laboratorio dimostrativo di produzione e uso dell’idrogeno con l’ausilio di modellini didattici di auto a celle a combustibili. Attività svolta su prenotazione presso le scuole richiedenti.

Relatore: Prof. Marco Truccato - marco.truccato@unito.it
Durata: 1 h
Rivolto a: scuole secondarie di II grado, insegnanti (PLS Scienza dei materiali)

Un breve viaggio dentro la materia per scoprire il moto "senza attrito" degli elettroni negli atomi e i fenomeni sorprendenti che avvengono quando questo moto avviene sulla scala di dimensioni dell'intero materiale, ovvero, dal punto di vista degli elettroni, su scala infinita.

Relatrice: Prof.ssa Domenica Scarano - domenica.scarano@unito.it
Durata: 1 h
Rivolto a: scuole secondarie di II grado, insegnanti (PLS Scienza dei materiali)

Partendo da un viaggio immaginario si racconta come un atomo di carbonio mediante continui processi di ‘montaggio e smontaggiò abbia dato origine alle più comuni molecole presenti in natura, in una crescente complessità che arriva fino agli esseri viventi. La caratteristica plasticità chimica del carbonio, ossia l’attitudine a generare molteplici strutture legandosi ad altri atomi di carbonio ha prodotto le antiche forme allotropiche presenti in natura (grafite e diamante) sino ai recenti allotropi sintetizzati negli ultimi 30 anni (fullerene, nanotubi e grafene). Si mostra che le sfide del futuro possono essere affrontate solo con nuovi materiali e tecnologie sostenibili, partendo da un singolo atomo di C.


Relatrice: Prof.ssa Monica Gulmini - monica.gulmini@unito.it
Durata: 1 h
Rivolto a: scuole secondarie di II grado, insegnanti (PLS Scienza dei materiali)

I materiali del passato racchiudono le conoscenze tecnologiche proprie della loro epoca. Se interrogati con gli strumenti scientifici attuali raccontano le storie di abili artigiani e umili manovali. La conferenza raccontare cosa si “scopre” quando si analizzano i materiali antichi con i moderni strumenti di indagine chimica e morfologica.
Si parlerà di microscopie, spettroscopie atomiche, cromatografie, tomografie utilizzate per indagare vetri mesopotamici, ceramiche greche, tessuti egizi o strumenti musicali dei grandi Maestri cremonesi.

Relatrice: Prof.ssa Marta Corno - marta.corno@unito.it
Durata: 1 h
Rivolto a: scuole secondarie di II grado, insegnanti (PLS Scienza dei materiali)

In generale la scienza, oggi, si fa anche al computer. Basti pensare alle previsioni del tempo, ma non solo! Nell’ambito della scienza dei materiali, se posiamo il camice e ci accomodiamo al PC, si può diventare architetti computazionali della materia. Il compito di questi “nuovi” scienziati computazionali è di simulare materiali innovativi adatti a sfide sempre più impegnative del mondo che ci circonda. Dai biomateriali protesici alle nanospugne che incapsulano farmaci, dai sistemi per immagazzinare energia fino ai modelli di grani cosmici nello spazio interstellare. Cenni storici, esempi di applicazioni e spunti “curiosi" saranno illustrati in questa conferenza.

Relatore: Prof. Federico Cesano - federico.cesano@unito.it
Durata: 1 h
Rivolto a: scuole secondarie di I/II grado, insegnanti (PLS Scienza dei materiali)

I progressi fatti dalle moderne tecniche di microscopia consentono di visualizzare gli oggetti fino alla struttura atomica. Il seminario accompagna gli studenti in un percorso di visualizzazione dagli oggetti dalle dimensioni reali e macroscopiche fino a visualizzare gli atomi, utilizzando le tecniche di microscopia elettronica e la microscopia a forza atomica.

 

attività per le scuole secondarie 2° grado
attività per le scuole secondarie 1° grado
Piano Lauree Scientifiche (PLS) Scienza dei Materiali

Ultimo aggiornamento: 15/11/2023 10:44
Non cliccare qui!